Subelli Matteo

L’anno all’estero è stato un grande stimolo

Il Master è stata una diretta consecutio della facoltà universitaria, amavo studiare ed i professori Galizzi e Pieri mi hanno proposto di proseguire, così ho fatto. Senza dubbio l'anno all'estero mi faceva davvero "gola", è stato un grande stimolo ed una grande esperienza.
D'altro canto Smea è una splendida opportunità per tutti quegli studenti che vogliono cresce sia dal punto di vista didattico/formativo che strettamente di maturità personale.
Professori/ricercatori come Pieri, Lai, Boccaletti, Gonano, Soregaroli, Rama, Lanciotti, Bodega non possono che farti appassionare al mondo aziendale nella sua veste più pragmatica; ed è altresì vero che studiare in gruppo, ma intendo studiare davvero in team, apre la mente e magari alcune porte del lavoro una volta fuori dalle aule, grazie anche ad un ottimo servizio di placement gestito dal dottor Mambriani, che alle doti di ricercatore affianca grandi capacità valutative dei più diversi/variegati profili degli studenti.
La cosa importante è non affrontare la Smea come qualsiasi altro master, come un "ufficio di collocamento" (visione legata alla presenza dello stage di fine corso), ma deve essere intesa come una grande opportunità di crescita, una carta in più da giocare con le aziende ed una carta in più da giocare con noi stessi nella propria vita.

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