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Un manager Zuegg torna alla Smea di Cremona, dove si è laureato, per spiegare agli studenti il suo percorso professionale

 

08 novembre 2023

Un manager Zuegg torna alla Smea di Cremona, dove si è laureato, per spiegare agli studenti il suo percorso professionale

Giovanni Miceli è Business controller del Gruppo Zuegg, la notissima azienda veronese specializzata in lavorazione della frutta. E ha portato la sua esperienza alla Smea, l’Alta scuola di management ed economia agro-alimentare dell’Università Cattolica di Cremona, in uno di quegli incontri seminariali che ne caratterizzano l’attività e rappresentano una delle forme di collegamento con il mondo economico e aziendale che l’Alta scuola offre agli studenti.

Un meccanismo che funziona, visto che Miceli, dopo un passaggio in un’azienda statunitense, è arrivato in Zuegg partendo proprio dalla Laurea magistrale in Agriculture and Food Economics della Smea.

   Il business controlling

Come ha spiegato Miceli, il business controlling ha un ruolo che abbraccia più aspetti. Compie analisi aziendali su base profit/loss, sia a livello di Gruppo che di paese che di stabilimento; tiene monitorate le vendite ed elabora i report aziendali, soprattutto nei termini di prezzo medio, volumi, impatto degli sconti e delle attività promozionali, confrontando i dati con quelli degli anni precedenti e con le previsioni inserite nei budget. Non solo, al Business controller spetta anche il calcolo dei costi e la  raccomandazione del prezzo di vendita in base agli obiettivi strategici ed alla strategia commerciale. Ultimo, ma non per importanza, il monitoraggio delle performance aziendali secondo KPI (indicatore chiave di prestazione) predefiniti.


 

 

 

 

 

 

L’azienda: qualche dato

Zuegg ha una storia antica. Nasce infatti nel 1860 quando, nel loro podere a Lana d’Adige, Ernst August e Maria Zuech (cognome originario della famiglia) cominciano a coltivare frutta insieme ai loro 14 figli. Nel 1890 Karl e Vigil – i due figli maggiori – subentrano alla guida dell'impresa che, da piccola e familiare, divenne con il tempo un’azienda moderna e strutturata nonostante le difficoltà legate allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. E con varie tappe si arriva ai giorni nostri, con 21.000 tonnellate di frutta fresca lavorata, 637 dipendenti, 6 stabilimenti produttivi e 2 sedi commerciali. Il tutto per un fatturato di 251 milioni di euro, composto da un 47% B2C, 48% B2B e 5% B2A.

Concentriamoci sul B2A: si tratta della divisione commerciale di Zuegg che si occupa sia dei rapporti con l’agricoltura, ovvero della coltivazione della frutta, che della prima trasformazione.  Tutte le operazioni seguono specifici protocolli interni per garantire la tracciabilità.

Gli agronomi e tecnici Zuegg, anche grazie ad una presenza “sul campo”, sono al fianco degli agricoltori per condividere le best practices e trovare le soluzioni migliori arrivando nel 2022 a supportare all’incirca 110 aziende agricole conferitrici di materia prima.

 

B2C e B2B

L’attività più nota di Zuegg è quella che porta al consumatore confetture, marmellate, succhi di frutta commercializzati con i marchi ZUEGG, SKIPPER e ORIGINAL ZORBIGER.

Mentre la divisione Business to Business (B2B) è responsabile dello sviluppo di preparati di frutta e preparati vegetali per le principali aziende lattiero casearie, per l’industria dolciaria e del gelato. Peraltro, alle aziende del settore Zuegg offre il proprio know-how tecnologico nella selezione e trasformazione delle materie prime, esaltandone le proprietà organolettiche nelle preparazioni di cui necessita l’industria alimentare.

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