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È CheeseMeNow a salire sul podio dei Business game Smea 2023

13 aprile 2023

 

«Abbiamo concluso il game con una giocata finale che ha decretato il successo della Magistrale. Team più numerosi e anche agguerriti. Il Master quest’anno ha sofferto un po’ ma sono sicuro si rifarà. Ha vinto il Team CheeseMeNow, seguito da Pezzetta Formaggi dal 1927. Il migliore del Master è stato SupplyCheese». È questo il commento a caldo di Fulvio Ulessi, docente Smea, partner di Management Utilities e tra i maggiori esperti italiani di “giochi aziendali”. «E quest’anno – prosegue Ulessi – abbiamo dovuto ricorrere a una soluzione tecnica che ci ha permesso di redigere la classifica finale sulla base di ben 11 periodi, un record assoluto di giocate: l’anno scorso ci eravamo fermati al periodo 10 ovvero 5 anni virtuali di gestione suddivisi in semestri».

Da qualche anno i business game sono parte integrante della formazione universitaria, soprattutto postlaurea. Smea – come business school specializzata nell'agro-alimentare – ha introdotto i game sin dal 2009 in partnership con Management Utilities; la stessa azienda che dal 2016 ha creato Eurofood, un gioco aziendale dedicato all'industria alimentare.

«Il plus del business game Smea – ci spiega il professor Stefano Boccaletti, direttore del Master in Agrifood business – è averlo basato su un software focalizzato sulle dinamiche dell’agro-alimentare. Perché questo ci permette di adeguare maggiormente questa pratica formativa alle spiccate specificità di questo settore. Pensiamo a molte filiere, come quella dei salumi o quella dei formaggi stagionati, dove passa molto tempo tra la decisione di produzione e la possibilità di passare alle vendite. In questi casi è necessario affrontare una variabile in più: le condizioni di mercato che si troveranno quando si potranno commercializzare i prodotti».

Non solo questo business game è specificamente orientato al settore agrifood – sottolinea Ulessi – il vero salto di qualità è stato rendere questi strumenti “intelligenti”. La sfida era spingerli sempre più verso l’interattività oltre che concepirli adattativi, per adeguarsi alle situazioni che nel corso delle azioni si vanno delineando. «Noi abbiamo a che fare con software che generano simulazioni – sottolinea Ulessi – e proprio per aumentarne l'adesione alla situazione economica e di mercato che si trova nella competizione quotidiana tra aziende vere, il software dei nostri business game reagisce alle decisioni prese da un gruppo anche in funzione delle scelte contestuali degli altri team. Ed è proprio questa competizione, animata dall'interattività dei nostri business game, a trasformare una semplice applicazione di quanto appreso a lezione in un gioco integrato e concretamente formativo».

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