In certe aziende, innovazione ed espansione la fanno da protagonisti, ma a La Linea Verde questo approccio si è armoniosamente accompagnato al rispetto della filiera e dei suoi attori, a tutti i livelli.
La Linea Verde è un'agroindustria fondata nel 1991 a Manerbio dalla famiglia Battagliola, con l'intento di valorizzare i prodotti agricoli vegetali, sfruttando l’innovazione tecnologica. E di com'è nata e cresciuta e quale espansione ha raggiunto oggi (“Cuore italiano… visione europea”) si è parlato in un seminario che Giovanni Roncareggi (direttore qualità), Laura Bianchetti (direttrice HR) e Gian Paolo Seniga (in rappresentanza della Fondazione Battagliola) hanno tenuto agli studenti della Smea, l’Alta scuola di management ed economia agroalimentare dell’Università Cattolica di Cremona.
Iniziando dai numeri, di tutto rispetto: 360 milioni di fatturato, co-packer per 70 marche private, 8 siti produttivi tra Italia, Spagna, Serbia, Francia. Il core business rimangono le insalate di IV gamma, ma il marchio DimmidiSì nell'ambito di zuppe, piatti pronti e drink a base frutta la fa da padrone nell'offerta di tutti i canali della GDO e continua anche ad essere il settore in cui la ricerca e sviluppo e l'innovazione giocano un ruolo predominante.
Non meno importante la questione logistica e l'organizzazione aziendale per far fronte alle necessità di prodotti freschi e di un mercato a filiera corta come quello di riferimento di DimmidiSì, dove i tempi tra ordine del punto vendita e consegna a volte non superano le dodici ore e dove incognite come il meteo possono compromettere il servizio e l'aspettativa verso il cliente.
L'organizzazione aziendale è proprio uno dei punti chiave per il successo di un'azienda di questo tipo, la perfetta concertazione tra le funzioni aziendali e il controllo dei punti critici in modo tempestivo consentono il massimo risultato. Ad oggi l'azienda tra le sedi italiane ed estere impiega 1650 dipendenti a vari livelli, parola chiave per tutti adattabilità, collaborazione e capacità di problem solving.
Il seminario è proseguito su alcuni interessanti tematiche sollevate dagli studenti come le conseguenze della direttiva europea plastic free, le problematiche legate alla distribuzione nei paesi esteri, la complessità del controllo qualità a tutti i livelli e le scelte strategiche sulle linee produttive. L'interesse e l'entusiasmo degli studenti ha avuto la meglio ed hanno innescato un confronto serrato.
La linea verde collabora da anni con l'Alta Scuola Smea, impiegando ex-studenti in ruoli di diverso tipo e continua a voler investire nella ricerca di talenti in questa sede sedendosi in aula con gli studenti e dialogando sul futuro loro e del mondo agro-alimentare.