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Maria Rosaria Romio viene dalla Calabria e più precisamente da Corigliano-Rossano; nella sua Regione ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze e tecnologie agrarie e la Laurea Magistrale in Agricoltura sostenibile e di precisione.
Maria Rosaria da dove è scaturito l'input di iscriversi al Master Smea?
Durante il mio percorso di studi, ho sempre pensato che l’ambito economico del food fosse ritenuto marginale nei corsi di laurea più tecnici. Ma a mio parere è fondamentale conoscere questo mondo per potersi inserire a 360° nella realtà aziendale. Per questo motivo, durante la magistrale, ho subito pensato di frequentare un master che mi permettesse di acquisire nozioni economiche nell’ambito agroalimentare, scoprendo poi che all’Università Cattolica di Cremona esiste un master che, dal punto di vista economico, completa molto bene il background tecnico.
Ho preso questa decisione in maniera molto ponderata, capendo che il Master Smea mi avrebbe permesso di conoscere l’intera filiera agroalimentare e di aumentare le chances per il mondo del lavoro.
Il "metodo Smea" prevede lavoro in team, approccio multitasking e ritmi intensi, cosa ne pensa di questi aspetti e quali in particolare trova utili al suo percorso?
Penso che questi siano gli aspetti principali del metodo Smea, quelli che contraddistinguono questo Master rispetto ai tanti master del settore. Il metodo Smea non permette solo di acquisire le hard skills in ambito economico, fornite peraltro da docenti molto quotati, ma si focalizza molto sull’acquisizione delle soft skills che oggi, nel mondo del lavoro, sono ritenute di maggiore importanza. È proprio grazie ai ritmi molto intensi durante la settimana che noi studenti impariamo a gestire il tempo e le priorità; inoltre, il metodo Smea ci insegna a lavorare in gruppo con persone che non conosciamo o anche con persone con le quali non si ha un’affinità caratteriale. Tutto ciò permette di prepararci al meglio ad entrare nel mondo del lavoro.
Quali sono i temi che ritiene più interessanti tra quelli che, grazie agli studi, riesce ad approfondire?
I temi che ho trovato più interessanti, soprattutto per il mio futuro percorso lavorativo, sono stati sicuramente organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane che penso sia il cuore pulsante di un’azienda, in quanto la corretta gestione aziendale ma soprattutto la buona gestione delle risorse umane in una realtà produttiva può fare la differenza. Un altro tema per me molto interessante riguarda il management del retail, della distribuzione, proprio perché spero in futuro di poter lavorare nel mondo del retailing.
Smea prevede un rapporto intenso con il mondo delle imprese, cosa ne pensa?
Anche questo è un aspetto caratterizzate del metodo Smea. Noi studenti non siamo mai isolati, ma già durante il periodo delle lezioni, abbiamo un forte contatto con il mondo delle imprese e delle catene distributive. Durante la settimana partecipiamo a seminari tenuti da amministratori o manager di imprese, ciò ci permette sin da subito di capire qual è il settore della catena agroalimentare più interessante per noi. Inoltre, il percorso formativo prevede la visita in loco di alcune imprese importanti situate nel territorio, per poterci far “toccare con mano” il mondo del lavoro.
E dopo gli studi, che prospettive professionali vede?
Ancora non ho ben chiaro quale sia il mio percorso lavorativo futuro, il mondo del food è tutto interessante e sono aperta a fare esperienza in tutti i settori della catena agroalimentare. Ho sicuramente delle preferenze, in particolare il settore della distribuzione è quello che maggiormente mi interessa ma non mi precludo altre esperienze che mi permetteranno di crescere sia dal punto di vista professionale che personale.
C’è un tema dell’agrifood che le sta particolarmente a cuore? E perché?
Il tema che mi sta particolarmente a cuore nell’agrifood riguarda il mondo del retail. Questo perché il distributore è l’unico a essere in diretto contatto con il consumatore, studia la sua psicologia e può capire il reale bisogno del mercato e offrire ciò che realmente viene richiesto.
Il settore della distribuzione è in continua crescita e in Italia ci sono alcune imprese che hanno un’elevata rilevanza mondiale, permettendo di avere un ampio sguardo anche a livello internazionale.
Un’annotazione su Cremona: come trova la città in generale e, più nello specifico, in rapporto al suo impegno universitario?
Dal mio punto di vista, Cremona è una città perfetta per uno studente. È possibile muoversi sempre a piedi, è una città tranquilla per studiare, ma è anche ricca di stimoli culturali che permettono di crescere molto dal punto di vista intellettuale. Inoltre, è in una posizione ottimale, in quanto si trova abbastanza vicino alle città più grandi, come Milano permettendo, durante il fine settimana, di muoversi e visitare altri luoghi.
E sul campus di Santa Monica, cosa ci dice?
È un campus molto bello, grande, spazioso, con aule molto luminose. Inoltre, intorno al campus ci sono tantissimi spazi verdi che ci permettono di poter pranzare fuori o anche studiare quando ci sono belle giornate. È molto tecnologico ed è sempre curato e pulito sia all’interno che all’esterno.
Sicuramente un altro aspetto vantaggioso di questo campus è la posizione; si trova vicinissimo al centro, è raggiungibile a piedi anche passando dalle vie principali della città e quindi risulta piacevole fare una passeggiata per raggiungere l’Università.