1 ottobre 2021
È una Smea in ottima salute quella che, nel campus di Santa Monica, si presenta all’avvio dell’anno accademico 2021-2022. L’alta Scuola di management ed economia agro-alimentare dell’Università Cattolica registra infatti dati più che positivi sul fronte delle iscrizioni. A cominciare dalla Laurea magistrale in Agricultural and food economics che vede 47 iscritti, un numero dunque vicinissimo al tetto massimo di 50 volutamente previsto per assicurare la qualità formativa. E va sottolineato che una cospicua quota di questi studenti proviene dall’estero, cominciando dalla vicina Germania per poi spaziare dall’Etiopia al Mozambico al Sudan, dall’Indonesia all’Iran alla Georgia per arrivare sino al Messico. Mentre per quanto riguarda gli studenti italiani, gli arrivi sono praticamente da tutte le regioni del nostro Paese. Se a ciò si aggiunge che la gran parte di loro provengono da altre realtà universitarie, appare evidente come l’Alta scuola di Cremona si conferma un “magnete” per molti studenti. In altre parole: dopo aver compiuto gli studi della laurea triennale in altri atenei italiani, molti ragazzi scelgono la Smea dell’Università Cattolica di Cremona per completare il proprio ciclo di studi con la laurea magistrale in Agricultural and food economics.
«Sono diversi i fattori che caratterizzano Smea e che risultano attrattivi per gli studenti – ci spiega il professor Paolo Sckokai, direttore del Dipartimento di economia agro-alimentare e coordinatore della Laurea Magistrale. Tra questi direi che ne spiccano due: innanzitutto la forte propensione all’internazionalizzazione e il fatto che da anni, dopo pochi mesi dalla fine degli studi la percentuale di occupazione dei nostri laureati magistrali supera nettamente il 90%». La Laurea magistrale in agricultural and food economics della Smea è a tutti gli effetti un Master of Science tenuto integralmente in lingua inglese. Il corso, della durata di due anni, è orientato ad approfondire le tematiche agroalimentari che vengono analizzate sotto una pluralità di aspetti: dal sistema dei mercati alla politica di settore; dalla logica di filiera al marketing e al management in generale.
Ma a caratterizzare da sempre la Magistrale Smea è appunto l'approccio internazionale, che si concretizza attraverso intense collaborazioni con numerosi tra i principali atenei a livello mondiale in ambito agroalimentare. Tra queste l'Università di Wageningen (Paesi Bassi), il Politecnico di Monaco e l'Università di Bonn in Germania; l'Università di Lovanio in Belgio e Uppsala in Svezia; le Écoles associate alla Fésia in Francia; le Università di Davis, Connecticut, Iowa e North Dakota negli Usa; le australiane James Cook University e Royal Melbourne Institute of Technology; il Niagara College in Canada; la Pontificia Universidad Católica de Chile».
Numeri in linea con l’anno scorso anche per il Master Smea in agrifood business, il corso storico dell’Alta scuola, attivo a Cremona dal 1984. Giunto alla 38esima edizione, si caratterizza da sempre per il proficuo rapporto con il mondo delle imprese. «Già il nome indica un diretto riferimento al business – ci spiega il professor Stefano Boccaletti, direttore del corso – e ciò per sottolineare un ulteriore rafforzamento del legame tra la nostra offerta formativa e la realtà che vivono quotidianamente le aziende. Segnala dunque la crescente importanza che vogliamo dare, anche in termini di crediti formativi, alle attività di insegnamento che coinvolgono direttamente le aziende dell’agrifood: seminari, business game, stage. Senza ovviamente nulla togliere alle classiche lezioni in aula che, compatibilmente con le restrizioni dovute alla pandemia, mantengono un ruolo centrale».
La Smea è a Cremona dal 1984 e – come ci sottolinea il professor Daniele Rama, direttore dell’Alta scuola – ha rappresentato il primo nucleo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nella nostra città. Sono molte le attività di ricerca e di formazione legate all’Alta scuola, ma tra queste spiccano – come abbiamo già accennato – il Master in agri-food business e la Laurea magistrale in Agricultural and food economics. Da quest’anno, a questi corsi storici si è affiancato il Master in Qualificazione di tecnici commerciali e marketing delle agro-forniture, che ha l’obiettivo di fornire o consolidare le competenze – tecniche, organizzative, manageriali, commerciali e di marketing – necessarie per gestire, nelle aziende delle agro-forniture, le funzioni che si esplicano nel diretto rapporto con l’imprenditore agricolo.
Un elemento tra i più importanti che deriva dai rapporti internazionali che Smea tesse da tempo con molti atenei del Mondo è la doppia laurea accesa con l’Università di Wageningen (Paesi Bassi). In dettaglio l’accordo prevede la possibilità per gli studenti italiani iscritti alla Laurea Magistrale Smea in Economia e Gestione del Sistema Agro-alimentare (i cui corsi, ricordiamo, sono interamente impartiti in lingua inglese) e per gli studenti olandesi iscritti al Master of Science in Management Economics and Consumer Studies (Università di Wageningen) di frequentare il secondo anno di studi presso l’Università partner. Grazie al mutuo riconoscimento degli esami sostenuti e ad una tesi di laurea sviluppata sotto la supervisione congiunta di docenti di entrambe le Università, gli studenti partecipanti al Double degree conseguiranno entrambi i titoli di studio. Un passo importante che dà ulteriore slancio al processo di internazionalizzazione dell’Università Cattolica di Cremona e in particolare dell’Alta Scuola Smea. È nella strategia di Wageningen – la più importante università in campo agricolo a livello europeo – di accendere rapporti di questo tipo con università in Europa: in Italia questo avviene esclusivamente con Smea.
Sempre sul fronte internazionale, esiste un altro importante programma di studi. Si tratta di Afepa,
un consorzio di quattro università partner europee (l'Università di Bonn, Germania, l'Università svedese di scienze agricole di Uppsala, Svezia, l'Université Catholique de Louvain, Louvain-la-neuve, Belgio e l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Piacenza-Cremona, Italia).
Si sostanzia come un ulteriore programma di doppia laurea, in cui gli studenti scelgono due dei quattro atenei dove fare rispettivamente il primo e il secondo anno. In pratica, gli studenti partecipanti trascorrono un anno ciascuno presso due delle università partner europee con possibilità di una breve visita di scambio presso un'università partner associata, ottenendo una doppia laurea presso le due Università frequentate.
In particolare, la Laurea magistrale Afepa in analisi delle politiche agricole, alimentari e ambientali (in inglese, Master of sciences in Agricultural, Food and Environmental Policy Analysis, Afepa) risponde alla crescente necessità di comprendere meglio gli effetti socio-economici e ambientali delle politiche agricole, alimentari e ambientali, con un programma orientato alla politica e all’analisi economica che apre allo studente anche prospettive di carriere a livello internazionale.
Ma come collegare concretamente la fase di studio a quella della ricerca di lavoro? In Smea, la chiave è lo stage. «Lo stage è una fase di alcuni mesi nella quale lo studente vive pienamente e concretamente una realtà d'impresa – ci spiega Davide Mambriani, responsabile in Smea del servizio Stage&Placement. Da anni questo meccanismo offre vantaggi e opportunità sia allo studente che all'azienda, visto che la grandissima parte degli stage si conclude con l'assunzione del neodiplomato.
Oltre l'80% degli studenti trova lavoro soddisfacente in meno di sei mesi; precisamente la condizione principale per la quale Smea gode da anni dell'accreditamento Asfor».